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Nel 2025, la fatturazione elettronica è ormai parte integrante della gestione aziendale italiana. Tutte le imprese, i professionisti e i titolari di partita IVA devono emettere, trasmettere e conservare le fatture attraverso il Sistema di Interscambio (SDI), gestito dall’Agenzia delle Entrate. Tuttavia, nonostante i progressi nella digitalizzazione, molti operatori incontrano ancora problemi legati ai codici di scarto SDI, cioè i messaggi di errore generati dal sistema quando una fattura non rispetta i requisiti tecnici o formali.
Gli errori possono derivare da semplici sviste — come un codice destinatario errato — oppure da problemi più complessi, come incongruenze nei dati fiscali o nei formati XML. Comprendere il significato dei codici di scarto e sapere come intervenire in modo rapido ed efficace è fondamentale per evitare ritardi nei pagamenti, sanzioni e complicazioni nella tesoreria aziendale.
In questo articolo analizzeremo i 10 codici di scarto SDI più comuni nel 2025, spiegando in modo chiaro le loro cause, come risolverli e come prevenirli. Un riferimento utile e aggiornato per imprenditori, consulenti e responsabili amministrativi che desiderano mantenere fluida la gestione delle proprie fatture elettroniche e delle relazioni B2B.
Codice di scarto SDI 00400 – File non conforme al formato
Il codice 00400 è uno degli errori più diffusi nella fatturazione elettronica. Indica che il file XML trasmesso allo SDI non rispetta la struttura prevista dal tracciato ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. In pratica, significa che la fattura contiene elementi errati, mancanti o non riconosciuti dal sistema.
Le cause più comuni includono:
- Errori nella formattazione dei campi numerici o di data.
- Mancata chiusura di tag XML.
- Dati obbligatori omessi (come C.F., P.IVA o codice destinatario).

Per risolvere il problema, è necessario validare il file XML con un software di controllo aggiornato alle specifiche tecniche 2025. La stessa Agenzia delle Entrate mette a disposizione strumenti online per la verifica preventiva dei file.
Un consiglio utile per evitare l’errore 00400 è utilizzare soluzioni digitali di gestione aziendale e fatturazione integrate con lo SDI, in grado di segnalare in tempo reale eventuali anomalie di compilazione. Mantenere aggiornato il software è essenziale per garantire compatibilità con le ultime modifiche normative.
Codice di scarto SDI 00401 – Firma digitale non valida
L’errore 00401 indica che la firma digitale apposta sul documento non è valida o non è stata correttamente riconosciuta dallo SDI. Questo codice di scarto è tipico quando si utilizzano certificati scaduti o firme digitali non conformi alle regole europee eIDAS.
Le principali cause possono essere:
- Certificato di firma scaduto o revocato.
- Documento firmato con software non aggiornato.
- Alterazione del file dopo l’apposizione della firma.
La soluzione consiste nel verificare la validità del certificato di firma tramite i portali ufficiali (ad esempio Infocert, Aruba o Namirial) e rigenerare la firma con strumenti conformi alle specifiche SDI.
Nel 2025, molti fornitori di servizi di fatturazione elettronica integrano sistemi di firma automatica che riducono drasticamente questi errori. Implementare un flusso digitale sicuro non solo evita rigetti, ma migliora l’efficienza complessiva dei processi di finanza B2B.
Codice di scarto SDI 00404 – Codice destinatario errato
Uno dei più frequenti errori operativi è il codice 00404, che segnala un codice destinatario non valido o inesistente. Si verifica quando la fattura è indirizzata a un canale SDI inesatto o non registrato.
Le cause tipiche sono:
- Inserimento manuale errato del codice.
- Utilizzo di un codice obsoleto non più attivo.
- Errata associazione tra codice e partita IVA del cliente.
Per risolvere, è consigliabile verificare il codice corretto sul portale “Fatture e Corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate o richiederlo direttamente al cliente. Se il destinatario utilizza solo la PEC per ricevere le fatture, va indicato “0000000” nel campo codice e riportato l’indirizzo PEC nella sezione dedicata.
Questo errore può compromettere i tempi di pagamento e la riconciliazione contabile. Automatizzare l’inserimento dei dati anagrafici tramite un software gestionale con anagrafiche condivise riduce notevolmente il rischio di errori SDI 00404, migliorando la precisione dei flussi finanziari.
Codice di scarto SDI 00411 – Partita IVA o codice fiscale non valido
Il codice 00411 segnala un’incongruenza nei dati identificativi del cedente o del cessionario: partita IVA o codice fiscale errati, non esistenti o non coerenti con le anagrafiche ufficiali dell’Agenzia delle Entrate.
Può capitare, ad esempio, di inserire una partita IVA cessata, o un codice fiscale formattato in modo errato. In altri casi, l’errore deriva da una mancata corrispondenza tra denominazione e codice identificativo del cliente.
Per risolvere il problema, è necessario verificare i dati tramite il servizio “Verifica Partita IVA” dell’Agenzia delle Entrate o tramite il VIES europeo per le operazioni intracomunitarie.
Nel contesto della gestione aziendale digitale, molti sistemi B2B integrano controlli automatici sulle anagrafiche clienti, incrociando le informazioni con le banche dati ufficiali. Adottare questi strumenti consente di evitare l’invio di fatture errate e di mantenere una tesoreria più efficiente, evitando scarti e ritardi di registrazione.
Codice di scarto SDI 00417 – Fattura duplicata
Il codice 00417 indica che la fattura inviata è già stata ricevuta e registrata dallo SDI. Questo errore si verifica spesso in caso di invii multipli dello stesso documento, magari per tentativi di correzione non gestiti correttamente.
Le cause più comuni:
- Doppio invio della stessa fattura con lo stesso numero e data.
- Ripetizione involontaria generata da un software automatizzato.
- Mancato aggiornamento dello stato di invio nel gestionale.
La soluzione consiste nel verificare l’esito dell’invio precedente sul portale SDI e, se la fattura risulta accettata, evitare ulteriori trasmissioni. Se invece è stato inviato un documento errato, occorre emettere una nota di credito elettronica e una nuova fattura con numerazione corretta.
Un sistema di monitoraggio integrato delle fatture elettroniche consente di prevenire l’errore 00417, garantendo coerenza tra documenti emessi, flussi SEPA e contabilità generale.
Codice di scarto SDI 00419 – Data fattura non valida
Il codice di scarto 00419 segnala una data di emissione non conforme ai criteri SDI. Può trattarsi di una data futura, errata o non coerente con il formato richiesto (AAAA-MM-GG).
Gli errori più frequenti derivano da:
- Date invertite o digitazioni sbagliate.
- Emissione della fattura oltre i termini di legge.
- Differenza tra data di emissione e data operazione non coerente.
Per risolvere, bisogna correggere la data e rigenerare il file XML prima di un nuovo invio. È importante ricordare che, nel 2025, le fatture devono essere trasmesse allo SDI entro 12 giorni dall’operazione, secondo le norme vigenti.
Un software di fatturazione automatica con funzioni di validazione in tempo reale aiuta a prevenire questo errore, garantendo coerenza tra emissione, pagamento e flussi di tesoreria.
Codice di scarto SDI 00421 – Errore nei dati del cessionario/committente

L’errore 00421 riguarda dati incompleti o non coerenti del destinatario della fattura, come indirizzo, CAP, denominazione o nazione.
Questo scarto è particolarmente comune nelle operazioni B2B internazionali, dove è necessario indicare correttamente i codici paese e i riferimenti IVA esteri. Anche errori minori, come un CAP errato o un carattere non riconosciuto, possono causare il rigetto del documento.
La soluzione è verificare la correttezza dei dati anagrafici e uniformarli alle regole SDI e UE. In caso di clienti esteri, utilizzare i codici paese ISO a due lettere (es. FR, DE, ES).
Un controllo sistematico delle anagrafiche clienti business tramite piattaforme digitali riduce il rischio di errore e assicura una maggiore efficienza nei processi di fatturazione elettronica internazionale.
Codice di scarto SDI 00423 – Fattura priva di elementi obbligatori
Il codice 00423 segnala che la fattura non contiene uno o più elementi obbligatori, come aliquota IVA, imponibile, natura operazione o descrizione dei beni/servizi.
Questo errore è frequente nei casi di fatturazione automatica o importazione di dati da sistemi esterni, dove alcuni campi possono rimanere vuoti.
Per risolvere, bisogna identificare i campi mancanti e rigenerare la fattura conforme al tracciato FatturaPA 1.8, in vigore nel 2025. È utile predisporre modelli precompilati e checklist di controllo prima dell’invio.
L’automazione intelligente dei flussi di contabilità elettronica consente di rilevare in anticipo le omissioni e di assicurare il rispetto delle regole SDI, evitando così ritardi nei pagamenti e blocchi operativi.
Codice di scarto SDI 00471 – Fattura collegata non esistente
Questo codice appare quando una fattura fa riferimento a un documento collegato (come DDT o nota di credito) che non risulta registrato nello SDI.
L’errore può derivare da:
- Errato numero documento collegato.
- Mancato invio del documento originale.
- Disallineamento tra i sistemi di gestione documentale.
Per risolvere, verificare che il documento collegato esista e che i riferimenti (numero, data, tipo documento) siano corretti. In alternativa, eliminare il riferimento e reinviare la fattura corretta.
Nel 2025, con l’aumento delle integrazioni tra software ERP e piattaforme SDI, mantenere una gestione coerente dei riferimenti documentali è cruciale per garantire trasparenza nei flussi B2B digitali e nella tesoreria aziendale.
Codice di scarto SDI 00475 – Errore nel campo “Natura” IVA
Il codice 00475 indica un errore nel campo “Natura” dell’IVA, utilizzato per identificare operazioni non imponibili, esenti o reverse charge.
È un errore comune in contesti complessi come esportazioni, prestazioni UE o operazioni con enti pubblici. Inserire un codice “Natura” non coerente con l’aliquota o l’operazione comporta il rigetto della fattura.
Per risolvere, bisogna controllare la tabella dei codici validi aggiornata dall’Agenzia delle Entrate (da N1 a N7 e sottocategorie) e scegliere la voce corretta in base al tipo di transazione.
Le piattaforme di fatturazione elettronica evoluta offrono oggi assistenza automatica alla compilazione, riducendo drasticamente il rischio di scarti SDI legati all’IVA e garantendo una migliore compliance con la normativa fiscale europea.
Come prevenire i codici di scarto SDI con una corretta gestione aziendale
Prevenire i codici di scarto SDI è possibile adottando una gestione aziendale strutturata e digitalmente integrata. Molti errori si verificano per mancanza di controllo sui dati anagrafici, aggiornamenti software non effettuati o processi di emissione delle fatture gestiti manualmente. Automatizzare e digitalizzare questi passaggi è la chiave per ridurre i rigetti del Sistema di Interscambio.
Le aziende più efficienti nel 2025 utilizzano piattaforme di fatturazione elettronica automatizzata, collegate direttamente allo SDI e integrate con i sistemi di tesoreria aziendale e pagamenti SEPA. Questi strumenti eseguono controlli preventivi su formato, dati fiscali, codici IVA e firme digitali, segnalando eventuali anomalie prima dell’invio.
È inoltre importante mantenere aggiornate le anagrafiche clienti e fornitori, validando periodicamente le partite IVA e i codici destinatario tramite i database ufficiali dell’Agenzia delle Entrate. Un controllo costante dei flussi di emissione, ricezione e conservazione delle fatture consente di evitare errori ripetitivi e garantire la conformità normativa.
Una gestione proattiva, supportata da soluzioni cloud e analisi predittive, consente di trasformare la fatturazione elettronica da mero obbligo fiscale a strumento di efficienza, sicurezza e controllo finanziario per l’intera impresa.
L’importanza della formazione nel ridurre gli errori SDI
Oltre alla tecnologia, la formazione del personale amministrativo è determinante per ridurre i codici di scarto SDI. Anche il miglior software può risultare inefficace se gli utenti non comprendono appieno le logiche e i requisiti del sistema di fatturazione elettronica.
Nel 2025, molte aziende italiane stanno investendo in programmi di formazione digitale e fiscale mirati a potenziare le competenze dei propri team. Conoscere i tracciati XML, i codici natura IVA, le procedure di firma digitale e le regole di conservazione elettronica permette di prevenire gran parte degli errori che portano al rigetto dei documenti.
Un altro aspetto essenziale è la collaborazione con consulenti fiscali o esperti di finanza B2B, capaci di aggiornare costantemente le aziende sulle novità normative e sulle migliori pratiche operative. La formazione continua consente inoltre di gestire in modo efficace i flussi di tesoreria, i controlli incrociati e la riconciliazione dei pagamenti SEPA.
Investire nella competenza del capitale umano non è solo una misura preventiva contro gli errori SDI, ma una strategia per costruire una cultura aziendale digitale, più efficiente e conforme alle regole fiscali del futuro.
Conclusione

Comprendere e gestire correttamente i codici di scarto SDI è fondamentale per garantire l’efficienza dei processi di fatturazione elettronica 2025. Ogni errore non risolto in tempo può generare ritardi nei pagamenti, problemi di riconciliazione bancaria e difficoltà nella gestione della tesoreria aziendale.
Investire in soluzioni digitali affidabili, mantenere aggiornate le anagrafiche clienti e formare il personale amministrativo sono passi chiave per evitare scarti e migliorare la qualità della gestione contabile.
In un ecosistema B2B sempre più automatizzato e connesso, la precisione dei dati diventa un vantaggio competitivo. Gestire in modo proattivo la fatturazione elettronica significa non solo evitare errori, ma anche ottimizzare i flussi finanziari e rafforzare la reputazione aziendale nel mercato digitale.








