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Definire il prezzo giusto per un prodotto o servizio sembra semplice, ma è una delle sfide più delicate e decisive per un imprenditore. Troppo basso? Rischi di lavorare in perdita o essere percepito come “cheap”. Troppo alto? Potresti allontanare i clienti o restare fuori mercato.
Il prezzo non è solo una cifra: è una dichiarazione di valore, è posizionamento strategico, è psicologia. In questo articolo ti guiderò attraverso i principali modelli di pricing, gli errori da evitare e le tecniche per trovare il punto di equilibrio perfetto tra profitto e attrattività.
Sezione 1: Da Dove Si Parte? Gli Elementi Da Considerare
Impostare il prezzo non significa tirare a indovinare. Bisogna considerare variabili concrete e spesso interconnesse. Ecco i principali fattori:
| Fattore | Descrizione |
| Costi | Materie prime, produzione, spedizione, personale, licenze, strumenti |
| Tempo | Ore lavorative impiegate per creare e consegnare il prodotto/servizio |
| Target | Quanto è disposto a pagare il tuo cliente ideale? |
| Posizionamento di mercato | Sei un servizio premium? Un prodotto base? Cosa fanno i concorrenti? |
| Domanda | È un bene/servizio richiesto o di nicchia? |
| Valore percepito | Che tipo di esperienza o trasformazione offri al cliente? |
Sezione 2: Metodi Di Pricing – I Più Usati (E Quando Usarli)

1. Cost Plus Pricing (Prezzo Basato Sul Costo)
Formula: costo totale + margine di guadagno
È il metodo più semplice e usato nelle microimprese. Ma attenzione: funziona solo se il margine è realistico e il prezzo è competitivo nel mercato.
2. Value-Based Pricing (Prezzo Basato Sul Valore)
Prezzi in base a quanto valore percepisce il cliente. Adatto a chi offre trasformazione, esclusività o soluzioni personalizzate.
3. Competitive Pricing
Osservi i concorrenti e ti posizioni sopra, sotto o allo stesso livello. Utile in mercati saturi o quando sei nuovo sul mercato.
4. Psychological Pricing
Tecniche come il “prezzo che finisce in 9” (es. 49,99 €), offerte a tempo limitato, o fasce di prezzo a scaglioni.
5. Dynamic Pricing
Usato soprattutto online, varia il prezzo in base alla domanda, al periodo dell’anno, o alla disponibilità. Esempio: corsi online con sconti early bird.
Sezione 3: Gli Errori Da Evitare (E Come Non Cascarci)
1. Prezzo troppo basso “per entrare nel mercato”
Molti freelance o artigiani partono con tariffe ridicole “per farsi conoscere”. Ma questo:
- danneggia il mercato
- attira clienti sbagliati
- rende difficile alzare i prezzi in seguito
2. Prezzo troppo alto senza giustificazione
Se non accompagni il prezzo alto con una forte proposta di valore, perdi credibilità.
3. Copiare i concorrenti alla cieca
Ogni attività ha strutture di costo e strategie diverse. Copiare può portarti a perdere soldi.
4. Non calcolare tutti i costi (incluso il tuo tempo!)
Molti si dimenticano di includere il proprio tempo, costi fissi o tasse. Risultato? Lavorano tanto, guadagnano poco.
Sezione 4: Come Calcolare Un Prezzo Minimo Sostenibile

Un esercizio utile per evitare di andare in perdita fin dal primo cliente.
Formula base:
Prezzo minimo = (Costi totali + Tempo stimato × Tariffa oraria desiderata) ÷ Numero di unità vendibili
Esempio:
- Costi materiali e strumenti: 300€
- Ore di lavoro: 10
- Tariffa oraria desiderata: 30€
- Unità vendibili: 10 prodotti
👉 Prezzo minimo = (300 + 10×30) ÷ 10 = 60€ a prodotto
Da qui puoi aumentare secondo il margine e la strategia.
Sezione 5: Tabella Comparativa – Prezzo, Posizionamento E Rischi
| Prezzo Basso | Prezzo Medio | Prezzo Alto |
| Attira clienti sensibili al prezzo | Compromesso qualità/prezzo | Target di nicchia o premium |
| Rischio: percezione bassa qualità | Più flessibile e sostenibile | Richiede branding e fiducia |
| Adatto per: volume alto, entry level | Servizi scalabili, prodotti con concorrenza | Coaching, consulenze, lusso |
Sezione 6: Tecniche Di A/B Testing Per Validare Il Prezzo
Non sei sicuro se il tuo prezzo sia giusto? Prova l’A/B testing!
Come fare:
- Proponi lo stesso prodotto a due fasce di prezzo leggermente diverse.
- Monitora il tasso di conversione, feedback e ripetizione d’acquisto.
- Valuta quale fascia porta maggiore profitto complessivo.
Attenzione: questa tecnica funziona meglio online, dove il traffico è abbastanza alto da offrire dati significativi.
Sezione 7: Psicologia Del Prezzo – Come Influisce Sulla Percezione
Il prezzo comunica. Anche senza parole.
Ecco alcuni effetti noti:
- Prezzo troppo basso = sospetto o scarsa qualità
- Prezzo tondo (es. 100€) = professionalità, premium
- Prezzo spezzato (es. 99,90€) = offerta conveniente
- Pacchetti con prezzo medio = vendono più del base e del top (effetto centro)
Sezione 8: Come Presentare I Prezzi (Senza Spaventare Il Cliente)

Anche come presenti il prezzo fa la differenza.
Strategie utili:
- Offri pacchetti (base, standard, premium)
- Inserisci bonus extra per aumentare il valore percepito
- Mostra testimonianze vicino al prezzo
- Usa formule come “a partire da…” o “solo…”
💡 Esempio:
Invece di dire “Costo: 300€” → “Pacchetto completo: 300€, con 5 revisioni, guida PDF e assistenza inclusa”
Sezione 9: Strumenti Digitali Per Calcolare E Gestire I Prezzi
| Strumento | Utilità principale | Consigliato per |
| Calcolatori Excel/Sheets | Personalizzazione completa | Chi ha dimestichezza con i numeri |
| Fiskl | Prezzi, fatture e gestione contabile | Freelance e microimprese |
| Notion + Formule | Dashboard di prezzi personalizzati | Creativi e professionisti |
| HoneyBook | Preventivi con pacchetti integrati | Servizi creativi e consulenze |
Conclusione: Prezzo Giusto = Valore + Strategia + Coraggio
Impostare il prezzo giusto non è un’arte esatta, ma neanche un tiro a indovinare. Richiede analisi, visione, consapevolezza del proprio valore e la capacità di comunicare bene ciò che offri.
Sii onesto con i tuoi numeri, ma non avere paura di farti pagare per quello che vali. Un prezzo sostenibile ti permette non solo di crescere, ma anche di offrire un servizio migliore ai tuoi clienti.








